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Questo è un blog semplificato basato su una lezione del rabbino Tuvia Serber. Si consiglia vivamente di guardare la lezione completa su YouTube e di consultare le fonti sottostanti per uno studio e una verifica più approfonditi.

La lezione del rabbino Tuvia Serbers si concentra su una parte del Talmud che viene spesso usata impropriamente da coloro che non amano gli ebrei per sostenere che gli ebrei pensano meno dei non ebrei. Molte di queste false affermazioni provengono da un libro del reverendo Pranaitis intitolato Il Talmud smascheratoche toglie le citazioni dal contesto e ne stravolge il significato.

Questo blog si propone di chiarire cosa dice veramente il Talmud, in modo che possiate capire la verità che si cela dietro la controversia.


Chi è "Adamo" secondo il Talmud? Capire cosa significa veramente

Se avete mai letto il Talmud, potreste esservi imbattuti in un'affermazione sorprendente: i non ebrei non vengono chiamati "Adamo". Sembra un'affermazione piuttosto dura, vero? Come dire che i non ebrei non sono umani. Ma è davvero questo il significato? E cosa significa in realtà "Adamo" in questo contesto?

Analizziamo con calma e attenzione cosa dice davvero il Talmud, cosa significa e perché riguarda soprattutto una questione legale molto specifica, non l'insulto a nessuno.

Un piccolo pezzo di un libro molto grande

Il Talmud è uno dei testi più importanti dell'ebraismo. Non è solo un libro, ma un'enorme raccolta di scritti pieni di storie, discussioni, leggi e spiegazioni. Può essere piuttosto complesso perché salta da un argomento all'altro e a volte usa le parole in modi che all'inizio non sono ovvi. Gli studenti ebrei si dedicano a studi approfonditi per tutta la vita.

A volte le cose nel Talmud suonano strane o scioccanti se non si conosce la storia completa. Un esempio è nella sezione Yevamot (pagina 61a), dove si dice che la tomba di un non ebreo non causa impurità rituale allo stesso modo di una tomba ebraica. Perché? Perché solo "Adamo" causa impurità rituale, e secondo un versetto di Ezechiele (34:31):

"Voi siete le mie pecore, le pecore del mio pascolo; siete chiamati uomini (Adamo)".

In questo caso, il Talmud intende "Adamo" per indicare solo gli ebrei in questo specifico contesto legale.

"Adamo" significa molto di più di un semplice "umano".

In ebraico, "Adamo" di solito significa "uomo" o "umano". Ma nel Talmud le parole hanno talvolta significati giuridici molto precisi. In questo caso, si tratta di leggi sull'impurità rituale.

Un ebreo morto causa impurità rituale ad altri, anche se si cammina semplicemente sulla tomba. Un non ebreo morto non causa questo tipo di impurità. Quindi, il Talmud dice che solo "Adamo" in questo senso causa impurità - e qui "Adamo" significa ebrei.

Ma la Bibbia non chiama tutti "Adamo"?

Sì! Il Talmud stesso pone questa domanda. Ad esempio, nella Torah, in Numeri 31:28, si legge:

"Dalle donne e dai bambini e da tutti gli animali, furono catturate 16.000 anime (nefesh Adam)".

Quelle persone erano Madianiti - non ebrei - ma vengono comunque chiamate "Adamo".

Cosa succede? Il Talmud spiega che in quel versetto, "Adamo" è usato semplicemente per significare "persone" (al contrario degli animali), non nel senso legale speciale di impurità rituale.

Cosa dicono i commentatori?

Rashi, uno dei più famosi commentatori ebrei, spiega che "Adamo" in questo particolare contesto legale si riferisce solo agli ebrei.

Ma Rabbeinu Tam, nipote di Rashi, offre una visione più sfumata. In Avodah Zarah 3a e Sanhedrin 59a, il Talmud cita Levitico 18,5:

"Osserverete dunque i Miei statuti e i Miei decreti, che se l'uomo (haAdam) li compie, vivrà in base ad essi".

Il Talmud nota che non si parla di "sacerdoti, leviti o israeliti", ma si usa il termine più ampio haAdam - "l'uomo". E il Talmud conclude dicendo che anche un non ebreo che impara la Torah è considerato un alto sacerdote!

Rabbeinu Tam spiega che c'è una distinzione linguistica fondamentale: adam (senza l'articolo determinativo) spesso si riferisce specificamente agli ebrei, mentre haAdam (con l'articolo) include tutta l'umanità. Ciò implica che anche i non ebrei sono inclusi in questo versetto e possono meritare la vita attraverso i comandamenti che si applicano a loro.

Una lezione di umiltà per tutti

Il fondatore di Chabad, l'Alter Rebbe, cita un antico insegnamento:

"Siate umili davanti ad ha'Adam - l'essere umano".

In origine, il testo diceva "Adam" senza l'articolo, cioè "il tuo compagno ebreo". Ma l'Alter Rebbe dice deliberatamente "ha'Adam" per insegnare che l'umiltà è dovuta a ogni essere umano - ebreo o meno.

Cosa ci rende veramente umani?

Il famoso commentatore Malbim spiega che "Adamo" indica solo gli esseri umani, mai gli animali o gli oggetti.

Chiunque viva con una coscienza, cercando ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, merita di essere chiamato "Adamo". Chi vive senza consapevolezza morale può comportarsi come un animale, ma questo non significa che smetta di essere umano, ma solo che agisce come se non lo fosse.

Qual è il risultato finale?

L'affermazione del Talmud secondo cui i non ebrei non sono "Adamo" è un punto legale molto specifico sull'impurità rituale. Non dice che non sono umani.

In molti altri luoghi, i non ebrei sono chiaramente chiamati "Adam" o "haAdam" - semplicemente persone.

Chiunque sostenga che il Talmud dica che i non ebrei sono meno che umani o lo fraintende o lo distorce maliziosamente.

In conclusione

Ogni persona è preziosa, può imparare e crescere e può connettersi con D-o a modo suo. Il Talmud dice che i non ebrei non hanno lo stesso status rituale degli ebrei, ma non dice mai che non sono persone.

Chiunque dica il contrario ha semplicemente letto male il testo.

Questo blog accompagna la lezione del rabbino Tuvia Serber. Si consiglia vivamente di guardare la lezione completa su YouTube.

Grazie al rabbino Tuvia Serber per aver tenuto la lezione e per aver fornito un feedback su questo blog.

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